Arturo Caruso

Nacque, da Giuseppe e da Giuseppina Pallone, il 7 febbraio 1884 ad Altilia dove risiedette esercitando il mestiere di intagliatore.
Venuto a contatto con i dirigenti del movimento anarchico, tra i quali Enrico Malatesta, ne abbracciò gli ideali adoperandosi molto per la loro diffusione.
Durante il fascismo contrastò con tutte le sue forze il regime, ponendosi a capo degli antifascisti altiliesi, tra cui Celeste Romano.
Proprio a causa di questa sua attività fu arrestato il 12 novembre 1926 e con ordinanza della C.P. di Cosenza del 18 novembre dello stesso anno fu assegnato al confino per cinque anni; confino ridotto a due armi dalla Corte di Appello, con ordinanza del 18 gennaio 19271. Confinato prima a Favignana ed a Lipari dopo, fu liberato con la condizionale, per la ricorrenza delle feste natalizie, il 18 dicembre 1927.